Nato con l’intento di promuovere i percorsi di cittadinanza attiva attraverso lo sviluppo delle “life skills”, il CPL di Mantova ha nel tempo messo a fuoco il tema cruciale attorno cui far ruotare i diversi percorsi progettuali e le iniziative messe in campo: la CURA per il “bene comune”. E’, questo, un obiettivo formativo alto, che richiede il concorso non solo delle energie che la Scuola può mettere a disposizione, ma anche di quelle dei diversi attori territoriali, poiché l’idea stessa di un “bene comune” si lega indistricabilmente ad una percezione del sé come parte di un insieme, di una comunità, di un contesto.
E’ nostra convinzione che nessun intervento
- sulle mafie e sul loro radicamento nei nostri territori
- sulla corruzione intesa prima di tutto come un inclinazione personale al compromesso
- sulle regole di convivenza civile e sul loro valore
- sulla giustizia che da “punitiva” dovrebbe farsi “riparativa”
possa funzionare con i giovani se non mette radici nella consapevolezza che esiste un “bene comune” da difendere con ogni mezzo e perseguire come finalità lungo tutto l’arco della propria vita, in ogni situazione, scolastica, personale, lavorativa, relazionale.
Di qui la “curvatura” che il CPL di Mantova delinea per i suoi interventi, siano essi
- le UDA da sviluppare nei diversi ordini e gradi di scuola, che riflettono nei loro “titoli” il percorso progressivo dei bambini/ragazzi in termini di consapevolezza (“ Dalla parte della legalità, percorso sul rispetto delle regole” per la scuola primaria; “ Il peso delle scelte” per la secondaria di primo grado; “La corruzione”/”Gli atteggiamenti mafiosi”/”La mafia è vicina” per la secondaria di secondo grado);
- i PCTO che consentono agli studenti di “calarsi in situazione” e misurarsi col “problem solving”, cogliendo le sfide complesse di realtà quali la confisca dei beni e il loro riutilizzo per un interesse non più privato e distorto, ma pubblico;
- gli eventi, condivisi col territorio, nei quali le testimonianze fungono da esempi virtuosi di resistenza, di coraggio, di onestà intellettuale, restituendo ai giovani la speranza di poter fare qualcosa in prima persona.
Accanto a questo il CPL di Mantova cura in modo particolare la formazione dei docenti in tema di educazione alla legalità, collegando la propria azione a quella degli ambiti territoriali, che hanno cominciato ad investire in questi percorsi risorse economiche pubbliche, riconoscendo e promuovendo l’inserimento di “questa” educazione nel più ampio contesto dell’ “educazione civica”, finalmente assunta all’interno dei curricola.
Grazie al patrimonio di iniziative messe in campo e alla qualità delle stesse, la risonanza del CPL a livello locale si è amplificata negli anni, tanto che al momento del rinnovo dell’accordo di rete, il numero delle Scuole che hanno chiesto di farvi parte è più che raddoppiato: oggi le Scuole aderenti sono 26, cioè la metà delle Scuole della provincia. Tra esse compaiono tutti gli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore: è, questo, un risultato che ci rende orgogliosi.
Insieme alle Scuole, diversi Enti ed Associazioni hanno nuovamente siglato l’accordo, a sottolineare l’unità dell’intento che ci accomuna: costruire un “noi responsabile”.